DSA
"Cara mamma e caro papà, a scuola vi dicono che se leggo sono lento, se scrivo faccio errori, se calcolo sbaglio..a volte, poi, mi distraggo e non riesco a stare al passo con gli altri compagni.."

"In questi disturbi [Disturbi specifici dell'apprendimento] è compresa la condizione evolutiva di difficoltà di apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo che si manifesta con l'inizio della scolarizzazione. [.] Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

  • dislessia, cioè disturbo della lettura (intesa come abilità di decodifica del testo)
  • disortografia cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fono-grafica e competenza ortografica)
  • disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria)
  • discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri)." (Consensus Conference, 2010).

"La famiglia, che rileva difficoltà nel percorso di apprendimento del figlio, può confrontarsi con la scuola eo con il pediatra e decidere di richiedere una valutazione clinica per accertare eventuale presenza di DSA. Dovrà quindi rivolgersi a [.]
le équipe di professionisti autorizzati dalle ATS della Lombardia a effettuare la prima certificazione diagnostica dei DSA valida ai fini scolastici [.]. Le équipe devono essere obbligatoriamente composte dalle tre figure professionali previste dalla normativa (Neuropsichiatra, Psicologo e Logopedista) che valutano il caso in modo coordinato. [.]" (Sito ATS Milano Città Metropolitana)

L'ÉQUIPE del Centro "Parole e Movimento" è presente negli elenchi delle ÉQUIPE AUTORIZZATE ALLA PRIMA CERTIFICAZIONE DSA dall'ATS Milano Città Metropolitana


DSA
  • dsa e dintorni iter diagnostico
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) rappresentano argomento di un diffuso dibattito culturale e scientifico, legato anche alla sua prevalenza (oscillante tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana) e alle conseguenze che questi disturbi determinano a livello individuale (abbassamento del livello scolastico conseguito, abbandoni scolastici, riduzione della realizzazione delle proprie potenzialità sociali e lavorative). La valutazione e la diagnosi dei Disturbi specifici dell'apprendimento è complicata dal fatto che il disagio scolastico ha varie cause e frequentemente si associa con altri disturbi (disturbo del linguaggio, della coordinazione motoria, dell'attenzione, dell'emotivo ed altri). Per questo la valutazione e la diagnosi richiedono un percorso dove è richiesta la presenza di più competenze specialistiche e coordinate tra loro.
La prima parte del percorso ha lo scopo di escludere la presenza di disturbi neurologici/sensoriali o disturbi psicopatologici preesistenti. Successivamente, si va a definire il tipo di disturbo dell'apprendimento e il tipo di terapia più funzionale.
Queste valutazioni ci permettono di capire se sia presente una difficoltà nelle abilità di lettura, scrittura e calcolo. Ci permette, anche, in caso di presenza della difficoltà nelle abilità, di definire se questa difficoltà così significativa da poter porre diagnosi di Disturbo specifico (DSA - Legge 170/10) o aspecifico dell'apprendimento (Bisogni Educativi Speciali - BES; D.M. 27/12/2012; Nota Ministeriale 27/06/2013 ).
Alcune tipologie di , non esplicitati nella Legge 170/2010, disturbidanno diritto ad usufruire delle stesse misure previste. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell'area del linguaggio, disturbo di comprensione del testo, disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività, disturbo di coordinazione motoria e cognitivo borderline. Questo perché ogni bambino deve essere messo nelle condizioni di realizzare il proprio potenziale di apprendimento e raggiungere gli obiettivi che sono alla sua portata. E per questo motive vengono inseriti anch'essi nei soggetti con Bisogni Educativi Speciali. Se viene posta diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento viene stilata una Certificazione con successiva adozione e stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), mentre nel caso di inserimento nel gruppo dei bambini BES viene stilata una Relazione clinica e viene lasciata l'autonomia al Consiglio di Classe di formulare o meno il PDP, motivando la propria scelta. Il percorso prosegue con un incontro con l'insegnante coordinatore di classe, incontro utile per poter raccogliere le informazioni in relazione al funzionamento scolastico del bambino, per la redazione del PDP e per l'avviamento dell'utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi.
Ultimo per ordine, ma non per importanza, si avvia la presa in carico terapeutica, che consiste in incontri con la logopedista atti, a seconda del momento della diagnosi e dell'età del bambino, alla riabilitazione o all'avviamento degli strumenti compensativi.